Mostre


Musei Reali - Sale Chiablese - Piazzetta Reale, 1

Cipro. Crocevia delle civiltà

dal 29 giugno al 9 gennaio 2022
dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18)

Il fascino millenario di Cipro, cuore del Mediterraneo e ponte tra Oriente e Occidente, è protagonista della mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e curata da Luca Bombardieri, docente di Archeologia cipriota presso l’Ateneo torinese, ed Elisa Panero, curatrice delle collezioni archeologiche dei Musei Reali. Si tratta di un’occasione unica per lasciarsi conquistare da una delle isole mediterranee più misteriose, il cui incanto è a tutt’oggi immutato: mitica culla di Afrodite, che nasce dalla spuma del mare cipriota, l’isola è crocevia di scambi commerciali e approdo di culture differenti in cui si forma la moderna concezione del mondo mediterraneo.

La mostra si delinea intorno alla più importante collezione cipriota italiana, quella dei Musei Reali di Torino, ad oggi largamente inedita, e sarà arricchita da prestiti unici per la prima volta in Italia provenienti da illustri istituzioni straniere, tra cui il British Museum di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Fitzwilliam Museum di Cambridge, Medelhavsmuseet di Stoccolma, il Kunsthistorisches Museum di Vienna e il Cyprus Museum di Nicosia.

Le collezioni cipriote dei Musei Reali costituiscono un nucleo pressoché unico nel panorama dei grandi musei europei. Il Museo di Antichità di Torino conta infatti più di 1.000 reperti, frutto di donazioni avvenute a partire dal 1847 sotto il console del Regno di Sardegna Marcello Cerruti e, soprattutto, grazie agli scavi condotti da Luigi Palma di Cesnola, console americano sull’isola ma torinese di nascita e da suo fratello Alessandro. Tale raccolta è paragonabile per importanza scientifica e varietà alla grande collezione del Museo Egizio di Torino, di cui rappresenta un ideale contraltare mediterraneo. La raccolta torinese costituisce nel contempo l’alter ego della collezione cipriota allestita al Metropolitan Museum of Art di New York dallo stesso Luigi Palma di Cesnola, in veste di primo direttore.

L’esposizione si modula su un percorso che parte dal collezionismo e dalla ricerca erudita ottocentesca a Torino e in Europa, delineando il contesto culturale che ha portato al formarsi della collezione del Museo di Antichità. Attraverso sette sezioni tematiche, che permettono di inquadrare i materiali archeologici nella storia e nel mito legato all’isola, la narrazione ritorna nella capitale sabauda con i più recenti aggiornamenti e le linee di ricerca dell’archeologia scientifica attuale.

www.museireali.beniculturali.it/events/cipro-crocevia-delle-civilta-2/


 
 



Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto - Via Po 55

“Parigi era viva”
de Chirico, Savinio e gli Italiens de Paris


dal 7 ottobre 2021 al 30 gennaio 2022

Massimo Campigli, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, René Paresce, Alberto Savinio, Gino Severini, Mario Tozzi sono i protagonisti della nuova mostra che si apre al Museo Accorsi-Ometto di Torino il 7 ottobre prossimo. Sette artisti che hanno ridisegnato le sorti della pittura italiana nel XX secolo, in quel quinquennio d’oro in cui si è compiuta l’avventura francese de Les Italiens de Paris.

L’esposizione, curata da Nicoletta Colombo e Giuliana Godio, restituisce il clima artistico, propositivo, dialogante e provocatorio, di un crocevia spazio-temporale unico e irripetibile: attraverso una settantina di opere si ritrova quella tensione europeista maturata tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta, un’epoca che vide Parigi farsi scenario di una cultura cosmopolita e interattiva, antitradizionale, in cui maturare il confronto con i movimenti avanguardisti.

Numerose le presenze provenienti da enti museali e istituzionali: Banca Monte dei Paschi di Siena; Banco BPM, Milano; Civica Raccolta MIAC - Museo Novecento, Firenze; Civici Musei di Udine; Collezione Gori, Pistoia; Collezione di Palazzo del Montecitorio-Camera dei Deputati, Roma; CUBO Museo d’impresa del Gruppo Unipol, Bologna; Fondazione Carima - Museo Palazzo Ricci, Macerata; Fondazione Musei Civici di Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro; Gallerie degli Uffizi, Galleria d’Arte Moderna, Firenze; Mart - Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; Museo Revoltella, Trieste; Museo del Paesaggio, Verbania; Museo della Collezione Mazzolini, Bobbio; Museo d’arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis” - GAMC, Ferrara. Completano la mostra opere provenienti da diverse collezioni private.

Il titolo della mostra si ispira a “Parigi era viva”, autobiografia di Gualtieri di San Lazzaro, celebre scrittore, editore e critico d’arte italiano emigrato a Parigi, in cui vengono raccontate in terza persona la vita e le vicende lavorative di Picasso, Matisse, de Chirico e degli Italiens.

La vicenda del “Gruppo dei sette” inizia ufficialmente nel 1928, anche se già dall’anno prima tutti i componenti sono presenti e operativi nella Ville Lumière. Parigi è il sogno e il mito di ogni artista: Severini vi si stabilisce nel 1906; de Chirico vi approda una prima volta nel 1911 per tornarvi nel 1924; suo fratello Andrea (che si sarebbe poi firmato “Alberto Savinio”) vi soggiorna già nel 1910 per ritornarvi nel 1926; Paresce arriva nel 1912, Campigli nel 1919, De Pisis nel 1925 e Tozzi subito dopo la Grande Guerra.

Il linguaggio dei Sept, al di là delle diversità tematiche e stilistiche individuali, si orienta verso un nuovo classicismo mediterraneo trasognato, con qualche inflessione surreale e neo-metafisica, in equilibrio tra reale e fantastico, storia e mito, tradizione e avanguardia.


 
 
 



Museo Nazionale del Cinema Torino - Via Montebello, 20

PHOTOCALL.
ATTRICI E ATTORI DEL CINEMA ITALIANO.


dal 20 luglio 2021 al 7 marzo 2022

La mostra fotografica - a cura di Domenico De Gaetano e Giulia Carluccio, con la collaborazione di Roberta Basano, Gianna Chiapello, Claudia Gianetto, Maria Paola Pierini - ripercorre oltre un secolo di cinema italiano attraverso i corpi e i volti delle attrici e degli attori che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Un viaggio nella memoria, a ritroso nel tempo: il flashback inizia con i protagonisti di oggi, del grande e del piccolo schermo, e termina con le icone del cinema muto. Attori e fotografi sono i protagonisti indiscussi della mostra, in un gioco continuo di rimandi.

Tra ritratti in studio e scatti rubati, foto di scena sul set e servizi giornalistici, attraverso l’obiettivo della macchina fotografica si ripercorre l’evolversi di un nuovo ruolo all’interno dell’industria cinematografica.

Il fotografo di cinema acquisisce nel corso del tempo una professionalità sempre più definita. In gioco non è solo il rapporto tra cinema e fotografia, ma anche tra attore e fotografo e, soprattutto, tra fotografia e spettatore.

In esposizione immagini, apparecchi, riviste e brochure conservati dal Museo o da altri archivi, insieme alle immagini di fotografi contemporanei come Stefano Guindani, Riccardo Ghilardi, Sabina Filice, Philippe Antonello, Stefano Montesi, al progetto Giant Polaroid di Claudio Canova e alle opere di Marco Innocenti. Oltre 250 riproduzioni fotografiche, 71 stampe originali e più di 150 scatti nelle video gallery. La mostra si estende alla cancellata della Mole Antonellianae al cortile dell’Ateneo dell’Università di Torino.

www.museocinema.it/it/mostre/photocall-attrici-e-attori-del-cinema-italiano/