Musei

Museo Nazionale
E il più antico museo della Serbia. Fondato nel 1844, conserva quasi 300.000 oggetti, numerose collezioni artistiche nazionali e straniere, alcune delle quail veramente eccezionali, e il Vangelo di Miroslav, un manoscritto risalente al 1180 e considerato il primo e il più prezioso testo in cirillico. Alcune sale al piano terra ospitano mostre temporanee.
www.narodnimuzej.rs

Museo di Arte Contemporanea
L'MSU venne fondato nel 1965 e divenne presto il fulcro del fermento culturale di tutta la Iugoslavia. I primi tre piani sono dedicati alla collezione permanente, principalmente basata su opere (dipinti e sculture ma anche grafiche e fotografie) di artisti iugoslavi del XX secolo, come Marina Abramović (ma si trovano anche lavori di Andy Warhol e Salvador Dalì), mentre al 4° e al 5° piano è possibile visitare le mostre temporanee.
www.msub.org.rs

Museo Etnografico
Di questo museo vale la pena di osservare innanzitutto il palazzo monumentale che lo ospita, affacciato sulla vivace Piazza degli Studenti, così come le sale interne meritano un'attenta osservazione per l'aria severa ed elegante. L'allestimento è un po' antiquato, e ricorda, più che un museo moderno, le collezioni vecchio stile con poche spiegazioni e nessuna interattività. Ma i tre piani comunque meritano una visita per l'innumerevole varietà di costumi tradizionali che conservano; provengono tutti dall'area dei Balcani occidentali e presentano una varietà e diversità che corrisponde al grande melting pot culturale della Serbia oggi e della Iugoslavia ieri. Ci sono poi testimonianze fotografiche risalenti all'inizio del Novecento, un campionario di quell'Europa selvaggia e sconosciuta di cui raccontavano i viaggiatori di 100 anni fa e sezioni dedicate ai mestieri e alle attività domestiche.
etnografskimuzej.rs

Museo Nikola Tesla
Venerato come eroe nazionale serbo, Nikola Tesla (1856-1943) appare sulla banconota da 100 dinari e ha avuto il nome dell'aeroporto internazionale della città in suo onore. Uno dei geni dell'età moderna, è noto soprattutto per il suo lavoro pionieristico sui raggi X, la trasmissione radio, i motori a induzione, le comunicazioni wireless e la generazione di corrente alternata - quest'ultima è ora utilizzata in tutto il mondo. Ha registrato oltre 700 brevetti durante la sua vita e nel 1960 l'unità internazionale per la misurazione dei campi magnetici prende il suo nome. Nonostante abbia trascorso gran parte della sua vita adulta negli Stati Uniti, Tesla chiese che le sue ceneri fossero portate a Belgrado dopo la sua morte; questo museo commemorativo fu istituito nel 1952 per ospitarli. Molto popolare, il museo riceve più visitatori di qualsiasi altro in Serbia. Situato in una grande dimora costruita nel 1929, espone diari, scritti, bozze di progetti, effetti personali di Tesla e un'urna d'argento sferica placcata in oro che contiene le sue ceneri, oltre a modelli delle sue varie invenzioni. Le lezioni in inglese sono un must per i visitatori in quanto forniscono una visione affascinante del funzionamento di molte invenzioni di Tesla.
nikolateslamuseum.org

Palazzo della Principessa Ljubica
La casa della principessa Ljubica, madre di Mihailo Obrenović, fu fatta costruire nel 1829 dal marito, il principe Mila, per esibire il proprio controllo sulla città proprio nella zona vicina alla fortezza turca di Kalemegdan. Lo stile del palazzo è quello tipico locale, ma quanto alla struttura l'edificio assomiglia piuttosto a una casa turca, con due piani esattamente speculari dove trovavano spazio un doppio salotto - o djvan, che in turco significa 'conversazione': uno 'pubblico' al piano terra, a cui avevano accesso uomini e donne, e uno 'privato' al primo piano per sole signore - e il mini hamam (bagno turco) alimentato a legna nella stanza della principessa. Quello che cambia è l'arredamento: si potrebbe dire che questo museo racconti la storia di Belgrado attraverso i mobili. Nel giro di poche stanze si passa dai bassi sofà e dai kilim (usati non soltanto come tappeti, ma anche per vestirsi e rivestire i mobili) al barocco ottomano, ai mobili in noce e madreperla e agli ambienti Biedermeier. Milos Obrenović non visse mai in questa casa, ufficialmente per motivi di sicurezza: per starsene cioè lontano dai turchi. Allo stesso tempo, però, voleva che Lijubica potesse trovarsi al centro della mondanità belgradese. Secondo una diceria il principe risiedeva in realtà lontano da occhi indiscreti, a Topcider, per nascondere una relazione con Petra, sua amante, che sarebbe stata uccisa proprio dalla legittima moglie Lijubica.
mgb.org.rs

Fortezza di Kalemegdan
La meravigliosa Fortezza di Kalemegdan, circondata da un maestoso parco dove i bambini corrono spensierati, gli anziani trascorrono i pomeriggi giocando a scacchi, i più sportivi praticano jogging e i viaggiatori vengono a osservare l'intera città dall'alto e la sua bellezza, è considerata una delle più spettacolari d'Europa. I primi a insediarsi su questa collina furono i Romani, fondatori di un castrum che chiamarono Singidunum, all'incrocio tra i due fiumi. Il nome di Kalemegdan le fu dato nel periodo del dominio ottomano (in turco kale significa fortezza e meydan campo di battaglia) e la fortezza fu attiva dal punto di vista militare fino all'occupazione austriaca (1739), ma già dall'inizio del XIX secolo — con la riconquista dei serbi di Belgrado — venne lentamente trasformata in parco e luogo di svago.