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Vienna, il fascino della vecchia e nuova Mitteleuropa

Quando mia moglie Camilla ed io siamo arrivati a Vienna nel lontano 1984 la citta’ era ben diversa da quella di oggi. In quasi ogni angolo di strada si potevano ancora vedere le tracce del “Terzo uomo”, famosissimo film di Orson Wells ambientato nella Vienna dell’immediato dopoguerra con la grande Alida Valli. La citta’ era tetra, direi quasi spartana con pochissimi negozi eleganti, pochi ristoranti che la sera erano per di piu’ semivuoti. Ricordo ancora benissimo che molte vetrine dei negozi erano ancora quelle degli anni Trenta. Si sentiva pesantemente la vicinanza della cortina di ferro che per decenni ha spaccato l’Europa in due. Vienna era decisamente spostata verso Est. Insomma, era una citta’ di frontiera di due sistemi.

Poi le cose sono cambiate. Con l’apertura dei paesi dell’Est a seguito del crollo del blocco sovietico e con l’entrata nell’Unione Europea da parte dell’Austria la citta’ ha avuto un forte impulso che ha completamente trasformato l’intero tessuto cittadino. Vienna e’ tornata al baricentro dell’Europa. La citta’ e’ letteralmente esplosa : quasi tutti i palazzi sono stati restaurati e portati al fasto di una volta, sono arrivati i negozi delle grandi marche, molte strade sono state chiuse al traffico con la creazione di vaste zone pedonali, gli spazi verdi sono stati rigenerati e con il crescente benessere sono sorti tanti nuovi ristoranti e caffe’ all’aperto che hanno conferito alla citta’ un tocco mediterraneo.

La citta’ e’ molto ben gestita. Qui tutto funziona: la sicurezza, la Sanita‘, l’Amministrazione Pubblica , i servizi di trasporto efficienti con una modernissima rete della metropolitana, la U-Bahn, in continua espansione.

Dal punto di vista culturale Vienna offre tantissimo. Certo e’ sempre stata la Capitale della musica. Oltre all’Opera di Stato con il suo monumentale edificio sul “Ring”, alla “Volksoper”, al “Theater an der Wien”, al “Musikverein” (in Italia famoso per il Concerto di Capodanno), al “Konzerthaus” ed al “Burgtheater”, il piu’ importante nell’area tedesca,vi sono innumerevoli teatri di medie e piccole dimensioni che offrono spettacoli di ogni tipo.

Vienna e’ conosciuta per i suoi Caffe’. Alcuni sono molto turistici come “Demel”, “Café’ Central” e “Café Mozart”, ma molti sono frequentati specialmente dai viennesi quali il “Café’ Sperl”, la “Blaue Bar” all’interno dell’Hotel Sacher ( il mio preferito) nonche’il “Landtmann” ed il “Prückl” famosi per avere al loro interno un piccolo teatro. A questi si aggiungono naturalmente tanti altri.

E poi ci sono i Musei. E qui c’e’ veramente l’imbarazzo della scelta: dal “Kunsthistorisches Museum”con la sua straordinaria Pinacoteca e la splendida “Kunstkammer”,forse unica al mondo, al “ Castello del Belvedere”del Principe Eugenio di Savoia, dall’”Albertina” al “MAK”, dal “ Palais Liechtenstein” al “Museumsquartier”nelle vecchie scuderie imperiali e non ultimi il Palazzo Imperiale con la famosa “Schatzkammer” (camera dei Tesori) e la “Silberkammer” (camera degli Argenti) ed il Castello di Schönbrunn.

Vienna e’ anche famosa per Otto Wagner,il grande architetto che ha vissuto a cavallo tra l’800 e il 900 lasciando con le sue opere in “Jugendstil” un’impronta indelebile.

Un cenno particolare va fatto alle tante chiese disseminate soprattutto nel centro storico cominciando dalla meravigliosa Cattedrale di Santo Stefano nel cuore della citta’ e continuando con la barocca “Karlskirche”, la Chiesa dei Gesuiti (”Jesuitenkirche”) accanto alla vecchia Universita’, la “Maria am Gestade”, l’ “ Augustinerkirche” con le sue famosissime messe cantate ed con tante altre. Da evidenziare anche la Chiesa dei Minori, la “Minoritenkirche“, situata nella zona degli edifici governativi che appartiene alla Congregazione Italiana a Vienna e dove ogni domenica si riunisce la piccola colonia italiana per assistere alla S.Messa in lingua italiana celebrata dal simpaticissimo Padre Thomas,sacerdote indiano proveniente da Kerala.

I viennesi amano molto uscire la sera e fra i tanti ristoranti vorrei citare “Do&Co” con la stupenda vista sulla Piazza di Santo Stefano (che e’ il mio preferito), lo “Schwarzes Kameel” nella Bognergasse,il piccolo e molto simpatico “Pöschl” con la sua cucina prettamente viennese vicino alla Chiesa dei Francescani, il ”Palmenhaus” nel giardino del Palazzo Imperiale, il ”Hansen” nel sotterraneo della vecchia Borsa attiguo a “Lederleitner”, show room di fiori ed articoli per la casa, senz’altro il piu’ bello di tutta Vienna.

Gia’ all’epoca della Monarchia austro-ungarica Vienna, come capitale di un pease multietnico, attirava persone provenienti da ogni angolo dell’Impero. Infatti ancora oggi quando si sfoglia l’elenco telefonico si trovano nomi che ricordano le loro radici polacche, ceche, ungheresi,croate ma anche italiane. A seguito dell’apertura delle frontiere verso Est prima e con il fenomeno attuale della tanto discussa immigrazione proveniente dai paesi medio-orientali a questa multietnicita’ viene data oggi una nuova dimensione con tutti i problemi connessi.

Consiglio al visitatore curioso di fare un giro a piedi per le stradine del Centro con le sue piazze, i palazzi, i negozi e gli innumerevoli locali inalando cosi’ l’atmosfera di un passato pieno di storia ma anche di un presente vivace e dinamico. E se si riesce a comunicare con la gente locale si incontrera’ sempre la gentilezza e lo spirito umoristico del viennese. Insomma, e’ quasi impossibile sottrarsi al fascino di Vienna.

Ferrante Lucchesi Palli
Ferrante Lucchesi Palli

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